Procedimenti Disciplinari
Al datore di lavoro è consentito esercitare un potere disciplinare, di natura sanzionatoria, a fronte di comportamenti del lavoratore che costituiscano inosservanza degli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro subordinato.
Il procedimento disciplinare è un procedimento composto da diverse fasi, che partono dalla contestazione dell’addebito e possono culminare nella sanzione disciplinare. È previsto che il lavoratore possa fornire giustificazioni, ed altresì che possa impugnare la sanzione innanzi al Giudice, previo esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione.
Il procedimento disciplinare ricava la propria fonte dal codice civile e dallo statuto dei lavoratori, che ne indica i termini e le procedure, ed è spesso stato oggetto di evoluzioni interpretative per opera della dottrina e della giurisprudenza.
Ad oggi i principali punti fermi della materia sono che: la normativa disciplinare deve essere pubblica, e la contestazione che viene formulata al lavoratore in ragione della normativa deve essere tempestiva, specifica ed adottata per forma scritta. Vi sono dei termini particolari per l’adozione della sanzione (che deve sempre essere comunque proporzionale rispetto alla violazione) e dei termini particolari anche per rendere le proprie giustificazioni, che spesso possono valere – se formulate correttamente – ad estinguere il procedimento disciplinare.
In relazione alla sanzione, quella sicuramente più grave è quella del licenziamento disciplinare.