Risarcimento Danno da Reato
I reati, come tali definiti dalla legge per il principio nominale della sanzione (vale a dire, è reato ogni fatto illecito cui corrisponde una sanzione denominata pena), comportano oltre alla necessità di repressione dell’illecito (e dunque, la funzione pubblicistica esercitata dallo stato) anche l’obbligo per l’agente di risarcire il danno causato alla persona offesa (la c.d. vittima del reato) e gli ulteriori danneggiati.
Il risarcimento del danno conseguente a reato segue le regole civilistiche quanto alla prova dell’azione dannosa, del danno, del nesso di causalità. Differisce però il procedimento esperibile per ottenerlo poiché in luogo dell’azione civile autonoma (che rimane comunque possibile intraprendere) è altresì possibile “attivarsi” nell’ambito del procedimento penale chiedendo che il Giudice che si pronuncia sulla sussistenza del reato si pronunci anche sulla sussistenza del danno.
Tale procedimento si chiama “costituzione di parte civile nel processo penale” e segue, quanto a procedura, quella per l’appunto dettata dal codice di procedura penale benché i principi base per il risarcimento rimangano quelli civilistici, come accennato poco sopra.
La costituzione di parte civile è un istituto assai dibattuto in dottrina ed in giurisprudenza poiché dal punto di vista procedurale richiede peculiarità che non risultano particolarmente evidenziate dal codice di rito ma che, se non conosciute, rischiano di inficiare la possibilità del danneggiato di partecipare validamente al processo penale.
Per questo è bene affidarsi ad un legale che ben conosca le tematiche di responsabilità extracontrattuale e danno alla persona ma anche le procedure del processo penale e che possa validamente contare sul supporto di capaci penalisti per districare i complessi nodi della costituzione.
