Coronavirus e SmartWorking: chi paga chi?

Coronavirus e SmartWorking: chi paga chi?

26 Feb 2020

#Coronavirus, #SMARTWORKING e chi paga chi?

In questi giorni, dal punto di vista dei lavoratori e dei dipendenti, abbiamo assistito purtroppo all’emanazione di provvedimenti estremamente frammentari, che hanno riguardato solo alcune attività e solo in alcune zone.

Tanti lavoratori e i dipendenti si chiedono: “Devo lavorare? Mi pagano se resto a casa?”

Ecco tutte le risposte

1.SOSPENSIONE LAVORO IMPOSTA DA ORDINANZE

Se il datore di lavoro sospende l’attività lavorativa del dipendente in quanto “imposto” da ordinanze, il lavoratore rischia di rimanere senza retribuzione poiché entriamo in un’ipotesi di “impossibilità sopravvenuta”, e dunque non può imputarsi all’azienda la scelta di chiudere (e così il “peso” economico di detta scelta)

 

2. SMART WORKING

L’azienda può comunque esigere dal dipendente lo smartworking , lavoro a distanza, retribuendo regolarmente i lavoratori; oppure potrà permettere ai lavoratori di utilizzare ferie e permessi, così continuando a percepire lo stipendio.

>>> Quali sono i tuoi diritti e i tuoi doveri durante lo smartworking? 

 

3. IN PRESENZA DI SINTOMI

Naturalmente, qualora il lavoratore dipendente dovesse presentare i sintomi della malattia potrà beneficiare del periodo di malattia, se certificato dal medico, oppure potrà astenersi dal lavoro a titolo precauzionale (ed anche in tal caso, essendo un’assenza fondata su motivio sanitari, andrà inquadrata come periodo di malattia).

 

4. COME FUNZIONANO LE ASSENZE DA LAVORO

Qualora il datore di lavoro non fosse obbligato a chiudere, potrà senz’altro esigere che tutti i lavoratori dipendenti si presentino regolarmente sul posto di lavoro.
Assentarsi potrebbe essere problematico, costituendo tale comportamento un’assenza ingiustificata.
➡️Tuttavia, vale quanto sopra in tema di malattia ed assenza fondata su motivi sanitari.

 

5. MISURE DI SICUREZZA, QUALI

Oltre a ciò, qualora il datore di lavoro dovesse imporre la presenza fisica del dipendente in azienda, dovrà organizzare ogni misura di sicurezza idonea per prevenire il contagio, fornendo mascherine, igienizzanti ed allestendo il luogo di lavoro in modo che si evitino tutti quelle condizioni che le disposizioni di questi giorni hanno inteso evitare (concentrazione di più persone).
➡️Trattandosi di salute, e quindi di un diritto costituzionalmente garantito, è anche ipotizzabile che il lavoratore dipendente si opponga alla decisione del datore di lavoro di proseguire nelle attività, anteponendo alle richieste datoriali la grave situazione sanitaria in essere e quindi chiedendo aspettative non retribuite per motivi personali o di salute.

 

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