Disposizioni Anticipate di Trattamento – DAT
30 Set 2020
1. Il Testamento Biologico in cosa consiste?
Le disposizioni anticipate di trattamento, comunemente definite “testamento biologico” o “biotestamento”, sono regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018.
Si tratta di una possibilità che la legge riconosce ad ogni persona, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari.
È possibile altresì manifestare il consenso o rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche, singoli trattamenti sanitari.
> Leggi anche: “Il testamento”
2. Chi può fare le Disposizioni Anticipate di Trattamento
Per manifestare la propria volontà attraverso le Disposizioni Anticipate di Trattamento occorre essere maggiorenni e capaci di intendere e di volere.
3. Come si fa il testamento biologico?
Per disporre il proprio testamento biologico occorre preliminarmente acquisire adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte relative al rifiuto o consenso a determinati accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari (es. nutrizione artificiale e idratazione artificiale). In seguito è possibile reperire modelli facsimili di disposizioni anticipate di trattamento (se) predisposti dal Comune.
4. Dove si redigono le Disposizioni Anticipate di Trattamento?
La redazione delle DAT può avvenire in diverse forme e luoghi:
1. Con atto pubblico o con scrittura privata in cui scrivere autonomamente le proprie volontà, da autenticare dal notaio;
2. Con scrittura privata da consegnare all’Ufficio di Stato civile del Comune di residenza il quale provvede all’annotazione nell’apposito registro;
3. Con scrittura privata presso le strutture sanitarie competenti;
4. Se cittadino italiano all’estero, con scrittura privata registrata presso gli Uffici consolari italiani
Per la redazione della scrittura privata, affinché le proprie volontà vengano espresse in modo univoco e chiaro, ci si può avvalere dell’ausilio di un avvocato.
5. È possibile modificare le proprie volontà?
Si, nelle stesse forme previste per la redazione le DAT sono rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni momento.
6. Ci sono altre modalità per la redazione delle DAT?
Nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, le DAT possono essere espresse attraverso videoregistrazione o dispositivi che consentano alla persona con disabilità di comunicare.
7. Quanto costano le DAT?
Le Disposizioni Anticipate di Trattamento sono esenti dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa.
8. Disposizioni Anticipate di Trattamento e Amministratore di Sostegno
Per capire come si debba comportare l’amministratore di sostegno nei riguardi del beneficiario per quel che riguarda i trattamenti sanitari, prendiamo qui in esame la sentenza n. 104 della Corte Costituzionale (13 giugno 2019). La Corte afferma che per legge l’amministratore che ha rappresentanza esclusiva in ambito sanitario, non ha però il diritto di rifiutare le cure necessarie al mantenimento in vita dell’amministrato, senza che vi sia stata l’autorizzazione del giudice tutelare. Il Giudice Tutelare ha il compito di individuare e circoscrivere i poteri dell’amministratore, garantendo la maggiore tutela della salute del beneficiario e, laddove possibile, cercando di tenere in considerazione la volontà di quest’ultimo. “Trattandosi di diritti personalissimi, la decisione del giudice circa il conferimento o no del potere di rifiutare le cure deve essere presa alla luce delle circostanze concrete, con riguardo allo stato di salute del disabile in quel dato momento considerato.”
In presenza di disposizioni anticipate di trattamento l’amministratore di sostegno, e dunque i medici, saranno tenuti a rispettarle.
Non è quindi vero che il conferimento della rappresentanza esclusiva in ambito sanitario rechi con sé, anche e necessariamente, il potere di rifiutare i trattamenti sanitari necessari al mantenimento in vita.
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