Firmare un contratto di lavoro
15 Nov 2020
Cosa bisogna guardare prima di firmare un contratto di lavoro subordinato?
Molto spesso al momento di firmare un contratto di lavoro lo facciamo sulla fiducia o non riusciamo a capire fino in fondo se ci stiamo davvero guadagnando o perdendo, a cosa si deve prestare realmente attenzione quando si firma una lettera di assunzione? Solitamente diamo uno sguardo e diciamo “mi sembra vada bene”, ma nel caso di controversie essere sicuri di ciò che si ha firmato è fondamentale per valere i propri diritti. Quindi vediamo alcuni utili consigli per arrivare a concludere in totale consapevolezza un contratto:
1. Firmare o non firmare?
Prima di tutto, prendetevi tutto il tempo il necessario per leggere il contratto di lavoro dall’inizio alla fine, quindi: non abbiate fretta di firmare.
2. Quanto dura il contratto?
Anche se può sembrare scontato sapere esattamente il periodo di decorrenza del contratto è fondamentale, quindi da quando a quando è effettivo. E se vi è un periodo di prova: quanto dura? E inoltre, quante ore di lavoro sono richieste? Si tratta di un part-time o di un full-time?
3. La cifra segnata sul contratto è quella che hai concordato?
Controlla il tipo di trattamento economico, nel contratto viene indicato la RAL (retribuzione annua lorda), da cui è possibile ricavare la cifra netta. Ricorda che nella RAL sono presenti anche la tredicesima e la quattordicesima. Infine presta attenzione alla clausola degli straordinari e agli eventuali premi produzione e bonus previsti.
4. A quale Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro farai riferimento?
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro non è unico per tutti i settori ma ogni settore (commercio, industria metalmeccanica, industria chimica, ecc) ne ha uno diverso, a cui i lavoratori devono fare riferimento. Tale contratto regola i rapporti sia normativi che economici tra i sindacati dei lavoratori e i datori del lavoro di quel determinato settore. Il CCNL applicato corrisponderà alla tipologia di mansioni che andrai a svolgere all’interno dell’azienda.
5. Dove finisce il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)?
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), detto anche liquidazione, è in Italia una porzione di retribuzione al lavoratore subordinato che viene restituita alla cessazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro. Per la normativa attuale è possibile scegliere se aderire a un fondo pensione o lasciare o il TFR in azienda, quale scegliere?
Vi consigliamo questo articolo per sapere di più: https://www.money.it/TFR-azienda-fondo-pensione
6. Ferie e Permessi da Contratto di Lavoro?
Sul contratto non viene indicato il periodo in cui è possibile prendersi le ferie, ma quanti giorni all’anno sono concessi. Ricorda di controllare anche i permessi e il congedo parentale.
Per legge, il lavoratore ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiori a 4 settimane, così ripartite:
- Due settimane entro il 31 dicembre dell’anno di maturazione delle ferie
- Le restanti nei 18 mesi successivi l’anno di maturazione (ad esempio, le ferie maturate nell’anno 2020 devono essere obbligatoriamente godute entro il 30 giugno 2021)
E’ sempre fondamentale consultare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) di riferimento al fine di verificare se vi siano, e quali siano, eventuali integrazioni in materia di ferie, permessi e congedi parentali.
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