Il diritto dei Papà: come è rispettato in Tribunale
28 Mag 2020
Uno sguardo alle statistiche: in che misura sono tutelati i Diritti dei Papà Separati?
Nel nostro ordinamento vigono un principio ed un atteggiamento di favore verso l’affido condiviso, istituto che ha dovuto però fare i conti con una giurisprudenza ostile alle figure paterne. Le decisioni a senso (quasi) unico in tema di residenza abituale e assegnazione casa familiare (artt. 316 e 337 sexies c.c.) e di assegno di mantenimento dei figli (337 quater c.c.) hanno dato vita al c.d. “falso condiviso” .
Basti pensare che nel 59,7% delle separazioni l’immobile coniugale viene assegnato alla madre ed in particolare al Sud, dove la percentuale è ben più alta (64,9%). E nel 94,1%, l’assegno di mantenimento a seguito di separazione viene versato proprio dai padri.
In tutti questi casi, che sono la maggioranza, i mariti/compagni si ritrovano senza casa (pur, con frequenza, essendo proprietari o comproprietari della casa assegnata alla moglie/compagna), quindi con un affitto in più da pagare e con un mantenimento da corrispondere.
Il Mobbing Genitoriale
In tutto questo,gli osservatori hanno coniato il concetto di MOBBING GENITORIALE , fatto di violenze striscianti, comportamenti vessatori, umilianti, emarginanti e denigratori in ambiente familiare, laddove le condotte ostili ledono l’identità e il ruolo genitoriale, con danno, oltre che per il genitore «bersaglio», soprattutto per la prole.
Episodi che se presi singolarmente possono sembrare innocui, ma che recano danni enormi nella loro complessità; difficili da provare, reprimere e prevenire.
Si sono osservato frequenti casi di utilizzo dei figli come arma di ricatto,strumento di “vendetta contro il coniuge”, mediante false denunce di abuso o di stalking, finalizzate all’allontanamento dell’ex-coniuge e all’ottenimento della definitiva custodia esclusiva dei figli.
Le False Accuse verso i Padri
Molti genitori vengono accusati (falsamente) di forme di violenza piuttosto gravi perpetrate nei confronti dei figli, finanche di abuso sessuale.
Situazioni delle quali, come studio, abbiamo avuto modo di occuparci e che non costituiscono episodi così isolati, rappresentando quindi oggi un fenomeno preoccupante di deviazione e strumentalizzazione della giustizia.
La legge sull’affido condiviso continua quindi a scontare il retaggio culturale di Magistrati e Consulenti Tecnici, legati al concetto della figura materna come “preferibile” in modo acritico ed altresì estremamente esigenti nei confronti dei padri, ai quali è richiesta costantemente la prova delle proprie capacità genitoriali. Quanto ai minori, il tentativo in astratto meritevole di proteggerli e tutelarli si risolve nella privazione della figura che viene ritenuta meno idonea, rassegnandosi così al concetto di una mono – genitorialità serena in luogo di una bi –genitorialità problematica; senza però considerare che, seppur problematica o finanche conflittuale, la bi – genitorialità rispecchia la struttura naturale alla quale deve affidarsi il minore.
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I Provvedimenti Provvisori e urgenti
l Tribunale, nella persona del Giudice Istruttore, è chiamato a scelte molto difficili nella prima fase delle controversie, in quanto è tenuto ad emanare immediatamente una regolamentazione (i provvedimenti provvisori ed urgenti) che tendenzialmente rimarrà valida per tutta la durata del processo. Va da sé che questi provvedimenti debbano essere emanati con una cognizione sommaria, senza che il Giudice possa vagliare tutte le prove. E’ qui che maggiormente possiamo assistere a strumentalizzazioni volte ad ottenere l’immediato allontanamento del padre dal nucleo familiare (si pensi alle – purtroppo frequenti – denunce fatte ad hoc). L’ausilio che ha il Tribunale per superare queste difficoltà probatorie è costituito dalla Consulenza Tecnica di uno psicologo e dall’intervento immediato dei Servizi Sociali.
Ai Consulenti quindi il difficile compito di comprendere i modelli di famiglia più attuali e di individuare in tempi rapidi le soluzioni più opportune perché le relazioni genitoriali tra padre e figli vengano preservate.
Assegno di Mantenimento “diretto” al Figlio
Quanto alle vicende economiche della nuova famiglia (ormai separata) fondamentale sarà l’individuazione di un assegno alimentare in funzione delle effettive esigenze del minore, considerando però le nuove spese affrontate dal nucleo – e spesso dal padre. Il rischio oramai evidente è quello di creare una nuova categoria di poveri che non solo non può provvedere ai propri bisogni , ma in pratica lavora per permettere al coniuge affidatario di educare i figli in sua vece non avendo questo alcuna possibilità economica per partecipare attivamente alla crescita del figlio.
Sono state in tal senso avanzate proposte di potenziamento dell’assegno di mantenimento “diretto” al figlio, per permettere al padre/debitore di incidere attivamente sulle voci di spesa, ma ad oggi è bene considerare che i Tribunali prediligono la disposizione di un assegno ordinario da versare direttamente alla madre
Il principio di bi-genitorialità sancito dalla legge 54/2006 dovrebbe inoltre essere tutelato in misura maggiore.
La Strumentalizzazione della Separazione
Le strumentalizzazioni che abbiamo visto in sede di separazione /affidamento si vedono anche in fase di esecuzione degli accordi, laddove il genitore collocatario può esercitare (anche nella delicata fase provvisoria/interinale) delle gravi prevaricazioni impedendo il diritto di visita, ostacolando il rapporto genitore/figli. La mancanza di sanzioni appare essere il maggiore responsabile di questa deriva, per cui si sottolinea la necessità di sanzionare il genitore che tenta di vendicarsi dell’ex-coniuge
Vittime delle prevaricazioni possono essere, purtroppo, anche i nonni dei minori, che seppur titolari di autonomi diritti vengono spesso trascinati in un contenzioso che non gli appartiene.
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Conosciamo quindi le difficili situazioni alle quali ciascun padre deve andare incontro nella fase di disgregazione della famiglia, sappiamo che i Giudici non bastano. E’ essenziale un lavoro di concerto, avvocato, consulenti e genitore, affinché il Tribunale venga investito delle giuste istanze, in tempi rapidi e con strumenti attuali.
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