Infortunio e indennità INAL negata
04 Nov 2021
Di Arianna Lerose
Sei vittima di un infortunio sul lavoro e l’INAIL ti ha negato l’indennità? Come puoi opporti ad un provvedimento INAIL?
Sono molto frequenti i casi di lavoratori vittime di infortuni sul luogo di lavoro, ai quali a seguito di iter medico-legali lunghissimi, viene riconosciuta una percentuale di invalidità e una indennità minima rispetto al danno effettivamente subito.
Cosa fare in questi casi?
Il ricorso contro INAIL
Secondo l’Art.104 del D.P.R. n.1124/1965 il lavoratore potrà presentare un ricorso contro l’INAIL al fine di tutelare e far valere le proprie ragioni. È necessario, dunque un atto di opposizione nel quale bisognerà specificare i motivi per il quale non si considera il provvedimento dell’INAIL giustificabile.
Opposizione avverso il diniego dell’indennità permanente
Nel caso dell’indennità permanente sarà necessario specificare la misura dell’indennità che si ritiene di “meritare”, più precisamente bisognerà indicare:
- Il grado di menomazione riconosciuto dall’INAIL nel caso di specie;
- La data di cessazione dell’indennità nei casi di inabilità temporanea;
- L’inesistenza di danno permanente;
- La liquidazione della rendita.
Come si presenta l’istanza?
L’istanza dovrà essere presentata presso la sede del domicilio del lavoratore e dovrà contenere:
- I dati anagrafici;
- Il numero del caso, la data dell’infortunio, e la data del provvedimento dell’INAIL;
- Le motivazione a sostegno dell’opposizione;
- Il certificato medico dal quale si evincono le ragioni giustificative della domanda.
Si tratta di un procedimento celere che dovrà esaurirsi in 150 giorni dalla data di presentazione della domanda di opposizione.
Opposizione avverso la quantificazione della rendita
Nel caso in cui si volesse apportare solo delle modifiche alla misura della rendita, l’iter è il medesimo ma si andrà a chiedere una revisione della rendita per cui l’INAIL dovrà pronunciarsi nel termine di 90 giorni dalla presentazione della domanda e il procedimento dovrà concludersi entro 210 giorni. Alla domanda sarà necessario produrre un certificato medico dal quale emerga l’aggravamento delle conseguenze dell’infortunio e risulti la riduzione delle attitudini lavorative.
Impugnazione all’autorità giudiziaria
Qualora l’istanza venisse rigettata o venisse accolta con un esito non soddisfacente o l’INAIL non si pronunci nel termine di 60 giorni dalla presentazione dell’opposizione, si potrà presentare un ricorso giudiziale presso il Tribunale del Lavoro, il cui termine di prescrizione è di 3 anni e 150 giorni dal giorno in cui è avvenuto l’infortunio.